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CHI INTERVIENE

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Stefania Baldinotti

Note di apertura

Antropologa culturale, dopo la laurea presso l'Università di Siena ha conseguito il diploma di specializzazione in studi sui beni etnoantropologici presso l'Università di Perugia. Attualmente è vice-direttrice dell'Istituto Centrale per il Patrimonio Immateriale del Ministero per i Beni Culturali, dove è responsabile dell'Archivio di Antropologia Visiva. Il suo lavoro di ricerca riguarda l'antropologia museale, i processi di patrimonializzazione e l'uso delle arti visive in ambito etnografico, temi affrontati in mostre, pubblicazioni e convegni.

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Rosella Pellerino

Introduzione: prospettive e aspettative delle lingue locali, regionali e minoritarie in Italia.

Laureata in Letteratura Italiana con una tesi di ricerca sulla poesia in Piemonte nel Seicento, ha
conseguito il Master biennale in Lingua, cultura e società nella tutela delle minoranze linguistiche
del Piemonte. È Direttore Scientifico dell’associazione

Espaci Occitan, per cui si occupa di divulgazione e insegnamento della lingua occitana. Ha fatto parte della commissione linguistica internazionale che ha elaborato la normalizzazione dell’occitano alpino e ha pubblicato un dizionario italiano-occitano, volumi su tradizioni e musica occitana, e la prima traduzione italiana del romanzo "La Bestia del Vacarés" di Joseph d’Arbaud.

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Claudia Soria

Introduzione: prospettive e aspettative delle lingue locali, regionali e minoritarie in Italia.

Ricercatrice presso l'Istituto di Linguistica Computazionale del Consiglio Nazionale delle Ricerche, Italia. I suoi campi di specializzazione sono la linguistica computazionale e l'elaborazione del linguaggio naturale. È tra gli autori del Libro Bianco di META-NET "La lingua italiana nell'era digitale". I suoi attuali interessi di ricerca ruotano attorno all'uso delle tecnologie linguistiche per la tutela e la valorizzazione della diversità linguistica e per consentire a tutti le opportunità digitali. È stata coordinatrice del progetto Erasmus+ "The Digital Language Diversity Project" e attualmente è coinvolta attivamente in diverse iniziative che riguardano il rapporto tra tecnologia e lingue minoritarie.  Ha fondato e co-presiede lo Special Interest Group on Under-Resourced Languages (SIGUL). 
 

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Matteo Nicolussi Castellan

Politica e lingue locali: come diffondere la lingua locale nelle istituzioni?

Rappresentante della comunità cimbra di Luserna-Lusérn all’interno dell’Autorità Minoranze linguistiche, organo indipendente ed apolitico incardinato all’interno del Consiglio Provinciale di Trento.
Precedentemente collaboratore con il Kulturinstitut Lusérn, consigliere d’Amministrazione in APT Alpe Cimbra e Consigliere comunale nel Comune di

Luserna - Lusérn.

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Valentina Amenta

La lotta per le lingue locali è e deve essere intersezionale:

a che punto siamo?

Esperta in studi delle donne e di genere e vicepresidente dell'associazione transfemminista meridionalista Mala Fimmina. Sta attualmente svolgendo un dottorato di ricerca in studi storico-letterari e di genere presso l'Università di Roma La Sapienza. Nel suo progetto di ricerca propone un'analisi intersezionale di narrazioni e pratiche politiche della Sicilia contemporanea attraverso una prospettiva di genere, queer e postcoloniale.

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Raymond Siebetcheu

La lotta per le lingue locali è e deve essere intersezionale:

a che punto siamo?

Professore Associato in Didattica delle lingue moderne, presso l’Università per Stranieri di Siena, è visiting professor presso le Università di Dschang e Maroua in Camerun.
Si interessa di questioni sociolinguistiche, semiotiche e di linguistica educativa in relazione ai fenomeni migratori. Le sue attività di ricerca vertono in particolare intorno alle dinamiche sociolinguistiche nei contesti sportivi, alle questioni linguistiche e didattiche dell’emigrazione e della colonizzazione italiana in
Africa, nonché ai comportamenti linguistici degli immigrati, specialmente africani, in Italia con
un’attenzione particolare alla scuola, ai contesti familiari e ai luoghi aggregazione.

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Leo Toller e Claudia Marchesoni

Documentare e valorizzare le lingue locali oggi: quali le sfide e quali le opportunità?

Leo Toller segue da più di trent'anni presso l'Istituto culturale mòcheno progetti e ricerche sulla lingua mòchena, quali la standardizzazione, la didattica e la toponomastica.

Si occupa anche di storia della comunità dalle sue origini tardomedievali all'epoca contemporanea.
Claudia Marchesoni è conservatrice presso l’Istituto Culturale Mòcheno. Si occupa di progetti culturali,
organizza mostre, cura la biblioteca specialistica e collabora con altre realtà culturali e musei oltralpe, sviluppando in particolare le tematiche legate alle minoranze linguistiche e al plurilinguismo nel contesto contemporaneo.

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Marta Molina Carda

Social media in lingua locale: come reagisce il pubblico?

Come si forma e comporta una community?

Sui social media è conosciuta con il nome di @valenardat, ha 18 anni e realizza contenuti umoristici. Si occupa di vari argomenti ma quello principale è la lingua, per questo i suoi contenuti sono in valenzano, sottotitolati in inglese e spagnolo. Studia al liceo coreutico e le piacerebbe potersi dedicare al mondo della danza classica, continuando però con i suoi canali e la creazione di contenuti che la rendono tanto felice.

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Mario Brión Toucedo

Social media in lingua locale: come reagisce il pubblico?

Come si forma e comporta una community?

Su instagram è conosciuto come @olaxonmario ; youtuber che ha collaborato anche con la Diputación da Coruña con una serie di video per far conoscere la scena musicale galiziana contemporanea; è "l'inventore del contenuto in galiziano" 

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Rosalba Perini

Istruzione in lingua locale: quale modello educativo è possibile?

Già dirigente scolastica, esperta di didattica, glottodidattica e plurilinguismo. Direttrice editoriale e autrice di numerosi testi e saggi per il mondo scolastico.

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Ghjiseppu Turchini

Istruzione in lingua locale:

quale modello educativo è possibile?

Presidente dell'Associazione Scola Corsa,è insegnante di lingua e cultura corsa a Bastia. Dopo diverse collaborazioni su opere collettive (Cantu nustrale, Canta u populu corsiu, Le Mémorial des Corses), ha pubblicato, alla fine del 2006, una prima raccolta di stalvatoghji ridiculi in lingua corsa: Ci hè da ride, Premio del Libro Corso 2007. Nel 2010 nasce "Rise" e sempre con la stessa vena umoristica.

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Joan-Lois Blenet

Istruzione in lingua locale: quale modello educativo è possibile?

Attore, regista e direttore di compagnia teatrale. È cofondatore de La Rampe - Teatre interregionale occitano. È anche presidente della Confederazione Calandreta.

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Arianna Steri

Divulgazione (scientifica) in lingua locale: come sfatare un mito?

Ingegnera chimica, è ricercatrice presso la sezione di Cagliari dell’Istituto Nazionale
di Fisica Nucleare. Studia la distillazione dell’Argon nel progetto Aria per la ricerca della materia oscura nell’esperimento DarkSide presso i Laboratori Nazionali del Gran Sasso.

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Matteo Tuveri

Divulgazione (scientifica) in lingua locale: come sfatare un mito?

Fisico teorico, divulgatore scientifico e comunicatore della scienza. È ricercatore
presso l’Università di Cagliari e INFN Cagliari nel campo della comunicazione, didattica e storia
della fisica. Sviluppa strategie di comunicazione e nuovi metodi per l’insegnamento della fisica
unendo arte, tecnologia e scienza.

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Riccardo Murgia

Divulgazione (scientifica) in lingua locale: come sfatare un mito?

@thesardinian_cosmologist sui social, è un astrofisico teorico sardo, ricercatore al Gran Sasso Science Institute (GSSI L’Aquila).

Si occupa di cosmologia, cioè di “scrivere” la storia dell’universo in cui viviamo, e di raccontarla a tutt3, sui social e dal vivo, anche e soprattutto in lingua sarda.

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Nicola Cassisi

Divulgazione (scientifica) in lingua locale: come sfatare un mito?

Docente di lettere e storia. Laureato in Linguistica all’Alma Mater Studiorum di Bologna, ha composto la sua tesi di laurea magistrale sulla pianificazione linguistica del ladino e del catalano presso l’Universitat de Barcelona. Ad oggi coordina il progetto MUSLA (Moviment de Union e Sensibilisazion LinguisticA del Agordin) e collabora a livello accademico negli ambiti di ricerca della dialettologia e della sociolinguistica.

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Carla Fabbri

Documentare e valorizzare le lingue locali oggi: quali le sfide e quali le opportunità?

Presidente dell'Istituto Friedrich Schürr aps di Ravenna per la tutela e la valorizzazione del dialetto romagnolo. Costituita nel 1996 non ha scopi di lucro e si fonda sul lavoro volontario dei soci.
Ha sede a Santo Stefano, nella campagna ravennate, e conta attualmente circa 700
soci. La Schürr persegue le proprie finalità diffondendo fra la gente la convinzione che la
nostra vecchia lingua romagnola rappresenti tuttora un patrimonio insostituibile e
inestimabile di cultura e di civiltà
. L’associazione prende il nome dal linguista 

austriaco Friedrich Schürr
che a partire dagli anni ‘10 del secolo scorso compì studi fondamentali sul nostro dialetto.

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María Sabarís Sardón & Juan Elías Vergara

Divulgazione (scientifica) in lingua locale: come sfatare un mito?

Autor3 di Fóra de Mapa, un podcast in galiziano dedicato all'analisi e alla diffusione della storia, della cultura e delle lingue delle numerose minoranze etniche, religiose o linguistiche esistenti nel continente europeo. María Sabarís è una giornalista e graphic designer con collaborazioni in diversi media. Vive e lavora a Londra da 9 anni. Juan Elías Vergara è uno scienziato politico, vive a Bruxelles dal 2014, dove ha lavorato per diverse organizzazioni internazionali.

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Lord J

Musica in lingua locale: la tradizione nel vero senso della parola.

Rapper del sud Sardegna che assieme al produttore Sardus Pater inizia una collaborazione costante dall’uscita del brano “S’Ammutadori”. La caratteristica di questo progetto e di quelli futuri sono l’uso della lingua sarda nei brani, con argomenti strettamente legati alla cultura dell’isola, delle basi musicali rigorosamente con strumenti sardi, come le luneddas, e dei video molto descrittivi colmi di comparse tipiche.

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Danis Chadeuil

Scritture in lingue locali: tra tradizione e nuove frontiere.

Attore, promotore e ingegnere culturale, specialista in lingua e cultura occitana. Attualmente è caporedattore della rivista culturale occitana Lo Diari e project manager dell'Institu d'Estudis Occitans (IEO). Offre anche i suoi servizi come traduttore, lessicografo, redattore, editorialista o oratore, sempre in relazione alla lingua o cultura occitana. È personalmente e più particolarmente interessato ai legami tra le lingue minoritarie e le culture popolari globali e contemporanee, le culture digitali, i videogiochi e gli universi immaginari.

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Lorenzo Blascetta

Scritture in lingue locali: tra tradizione e nuove frontiere.

Si occupa principalmente di iniziative per la tutela e la salvaguardia del patrimonio culturale di Montemitro, parte della minoranza linguistica croata in Molise.
Ha contribuito, negli anni, alla vita sociale e culturale del luogo in cui vive facendo parte di diverse
organizzazioni; attualmente è membro di due associazioni culturali “Fondazione Agostina
Piccoli
” e “KroaTarantata”, di cui è presidente. Fondatore e socio attivo della "Cooperativa
di comunità Rika"
di Montemitro che offre servizi (mancanti) alla comunità; ricopre la carica di
consigliere comunale con delega al turismo ed alla cultura del paese.

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Tono Formoso

La lotta per le lingue locali è e deve essere intersezionale: a che punto siamo?

Laureato in Filologia Galiziana presso l'Università di Santiago de Compostela, la sua vita lavorativa è sempre stata legata al mondo della lingua e della cultura galiziana: presso l'SNL (Servizio di Standardizzazione Linguistica) nel Comune di Porto do Son; presso Edición Positivas;  presso i servizi linguistici Reverso e 2.0 Editora; finché ha avviato con altri colleghi un suo progetto con la cooperativa Fabaloba, all'interno della quale sviluppò il progetto Obradoiros de acollementos lingüístico e la gestione del progetto di volontariato linguistico Elos, la gestione del concorso musicale per bambini e ragazzi Quero Cantar; progetto per la diffusione di prodotti culturali in Galizia come Alí, recursos en gallego para la Educación Infantil.

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Giovanni Poggeschi

Politica e lingue locali: come diffondere la lingua locale nelle istituzioni?

Professore di diritto comparato all'Università del Salento. Tra le sue aree di competenza rientra quella sulle "vecchie e nuove minoranze". Su questo tema ha pubblicato la monografia "Language Rights and Duties in the Evolution of Public Law".

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Claudio Rezzoagli

Social media in lingua locale: come reagisce il pubblico? Come si forma e comporta una community?

Cultore delle parlate liguri locali e delle tradizioni della val Cichero, da cui è originario. È impegnato da anni nella valorizzazione del patrimonio linguistico ligure, con particolare attenzione ai nuovi mezzi di comunicazione con le sue pagine Facebook, i suoi profili instagram, Tiktok e YouTube "L'Anònimo Zeneize".

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Marlène Jorroz e
Fabien Lucianaz

Musica in lingua locale: la tradizione nel vero senso della parola.

Marlène Jorrioz è una giovane funzionaria della Regione Autonoma Valle d'Aosta, laureanda in lingue straniere e comunicazione, sportiva ed attrice di teatro popolare in dialetto.
Fabien Lucianaz è un giovane insegnante, laureato in lingue straniere e letterature moderne con tesi sull’Atlas des Patois Valdôtains, cantastorie ed attore di teatro popolare in dialetto. Fanno parte della compagnia teatrale Le Digourdì, si sono cimentati nel rap d'improvvisazione con Paolle Sarvadze, in tre uscite.

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Fabrizio Caveja

Musica in lingua locale: la tradizione nel vero senso della parola.

Cantautore e comunicatore, nonché granitico nemico di una romagnolità bonaria stereotipata, Fabrizio Caveja (classe 1988) porta dal vivo – oltre ai propri brani – una selezione di brani internazionali tradotti in lingua romagnola, così come alcune letture di poesie, racconti e fiabe (sia tradizionali che proprie), convinto sostenitore che “in romagnolo non si debba per forza solo ridere”. Tiene inoltre corsi, aperitivi linguistici e lezioni private di romagnolo a Faenza, Imola, Forlì, avendo scritto proprio nell’ambito dei corsi una prima grammatica di romagnolo per principianti totalmente incentrata sulla didattica.

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Quajaman

Musica in lingua locale: la tradizione nel vero senso della parola.

Damiano De Paoli in arte Quajaman è tra i fondatori nel 1997 della Centrale sound system, lo storico gruppo civitavecchiese che da 26 anni diffonde la musica e la cultura reggae per il litorale laziale e non solo attraverso centinaia di dancehall. Insieme alla Centrale sound system ha prodotto quattro album tutti rigorosamente cantati in dialetto locale su basi strumentali reggae. La sinergia tra la musica giamaicana e l'uso sistematico del dialetto locale è diventata uno dei caratteri distintivi del gruppo e di molte delle canzoni prodotte da Quajaman.

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Silvia Cebolla

Scritture in lingue locali: tra tradizione e nuove frontiere.

38enne originaria di Saragozza che divulga la lingua aragonese. Presentatrice e regista di Charrín-Charrán, il primo programma tv in aragonese su Aragón TV (la televisione pubblica dell'Aragona). Si impegna molto anche per diffondere questa lingua sui suoi social network, creando contenuti in aragonese e sull'aragonese.

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Jorge Pueyo Sanz

Politica e lingue locali: come diffondere la lingua locale nelle istituzioni?

Cresciuto a Huesca in una famiglia di lingua aragonese, sono stati la svalutazione e lo snobismo dei suoi insegnanti nei confronti della sua lingua che l'hanno portato all'attivismo e alla divulgazione in età adulta. Avvocato di diritto commerciale, nel 2019 ha co-condotto "Charrín Charrán", su Aragon TV, ha continuato la divulgazione sui suoi social e su Twitter ha tenuto una rassegna stampa di notizie in aragonese. Nel 2023, con le ultime elezioni legislative, è stato eletto al Congreso spagnolo tra le file di Sumar: in questa legislatura si è già contraddistinto per il suo impegno nella co-officializzazione della lingua aragonese, che grazie ai suoi sforzi si può utilizzare per interventi pubblici al Congreso.

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TBC

tbc

Tbc
 

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