CHI INTERVIENE

Leandro Ventura
Note di apertura
Leandro Ventura, direttore dell'Istituto Centrale per il Patrimonio Immateriale (ICPI) del Ministero della Cultura. Leandro Ventura è attualmente dirigente storico dell’arte del Ministero dei beni e delle attività culturali e del turismo. Dopo aver ricoperto l’incarico di Segretario regionale e direttore del Polo museale del Molise, è ora responsabile del Servizio VI (Tutela del patrimonio demoetnoantropologico e immateriale) della Direzione Generale Archeologia Belle Arti e Paesaggio. È stato anche direttore ad interim del Museo delle Civiltà di Roma.

Rosella Pellerino
Introduzione: prospettive e aspettative delle lingue locali, regionali e minoritarie in Italia.
Laureata in Letteratura Italiana con una tesi di ricerca sulla poesia in Piemonte nel Seicento, ha
conseguito il Master biennale in Lingua, cultura e società nella tutela delle minoranze linguistiche
del Piemonte. È Direttore Scientifico dell’associazione
Espaci Occitan, per cui si occupa di divulgazione e insegnamento della lingua occitana. Ha fatto parte della commissione linguistica internazionale che ha elaborato la normalizzazione dell’occitano alpino e ha pubblicato un dizionario italiano-occitano, volumi su tradizioni e musica occitana, e la prima traduzione italiana del romanzo
La Bestia del Vacarés di Joseph d’Arbaud.

Claudia Soria
Introduzione: prospettive e aspettative delle lingue locali, regionali e minoritarie in Italia.
Ricercatrice presso l'Istituto di Linguistica Computazionale del Consiglio Nazionale delle Ricerche, Italia. I suoi campi di specializzazione sono la linguistica computazionale e l'elaborazione del linguaggio naturale. È tra gli autori del Libro Bianco di META-NET "La lingua italiana nell'era digitale". I suoi attuali interessi di ricerca ruotano attorno all'uso delle tecnologie linguistiche per la tutela e la valorizzazione della diversità linguistica e per consentire a tutti le opportunità digitali. È stata coordinatrice del progetto Erasmus+ "The Digital Language Diversity Project" e attualmente è coinvolta attivamente in diverse iniziative che riguardano il rapporto tra tecnologia e lingue minoritarie. Ha fondato e co-presiede lo Special Interest Group on Under-Resourced Languages (SIGUL).

Matteo Nicolussi Castellan
Politica e lingue locali: come diffondere la lingua locale nelle istituzioni? Come si può fare all’interno di un quadro normativo ancora fortemente nazionalista?
Rappresentante della comunità cimbra di Luserna-Lusérn all’interno dell’Autorità Minoranze linguistiche, organo indipendente ed apolitico incardinato all’interno del Consiglio Provinciale di Trento.
Precedentemente collaboratore con il Kulturinstitut Lusérn, consigliere d’Amministrazione in APT Alpe Cimbra e Consigliere comunale nel Comune di
Luserna - Lusérn.!

Claudia Fauzia
La lotta per le lingue locali è e deve essere intersezionale:
a che punto siamo?
Economista esperta in studi di genere e delle donne, presidente dell'associazione femminista e meridionalista Mala Fimmina.

Davide Codazzi
La lotta per le lingue locali è e deve essere intersezionale:
a che punto siamo?
29 anni, vive in montagna e fa l'allevatore, per lui è importante non perdere le cose belle che ci sono state insegnate, tra le quali il 'dialetto' e si impegna per cercare di tramandarle e trasmetterle attraverso la sua pagina Instagram VITA IN MONTAGNA alle persone più giovani, altrimenti andrebbero perse.


Dalila Manca
Social media in lingua locale: come reagisce il pubblico?
Come si forma e comporta una community?
Divulgatrice di lingua sarda sui social, studentessa del corso di LM in lettere con curriculum in Lingue e cultura della Sardegna e docente di lingua e cultura inglese presso IIS Marconi Lussu di San Gavino Monreale (SU).

Marta Molina Carda
Social media in lingua locale: come reagisce il pubblico?
Come si forma e comporta una community?
Sui social media è conosciuta con il nome di @valenardat, ha 18 anni e realizza contenuti umoristici. Si occupa di vari argomenti ma quello principale è la lingua, per questo i suoi contenuti sono in valenzano, sottotitolati in inglese e spagnolo. Studia al liceo coreutico e le piacerebbe potersi dedicare al mondo della danza classica, continuando però con i suoi canali e la creazione di contenuti che la rendono tanto felice.

Mario Brión Toucedo
Social media in lingua locale: come reagisce il pubblico?
Come si forma e comporta una community?
Su instagram è conosciuto come @olaxonmario è l'inventore del contigo in galiziano

Rosalba Perini
Istruzione in lingua locale: quale modello educativo è possibile?
Già dirigente scolastica, esperta di didattica, glottodidattica e plurilinguismo. Direttrice editoriale e autrice di numerosi testi e saggi per il mondo scolastico.

Ghjiseppu Turchini
Istruzione in lingua locale:
quale modello educativo è possibile?
cooming soon!

Jean-Louis Blenet
Istruzione in lingua locale: quale modello educativo è possibile?
cooming soon!

Arianna Steri
Divulgazione (scientifica) in lingua locale: come sfatare un mito?
Ingegnera chimica, è ricercatrice presso la sezione di Cagliari dell’Istituto Nazionale
di Fisica Nucleare. Studia la distillazione dell’Argon nel progetto Aria per la ricerca della materia oscura nell’esperimento DarkSide presso i Laboratori Nazionali del Gran Sasso.

Matteo Tuveri
Divulgazione (scientifica) in lingua locale: come sfatare un mito?
Fisico teorico, divulgatore scientifico e comunicatore della scienza. È ricercatore
presso l’Università di Cagliari e INFN Cagliari nel campo della comunicazione, didattica e storia
della fisica. Sviluppa strategie di comunicazione e nuovi metodi per l’insegnamento della fisica
unendo arte, tecnologia e scienza.

Riccardo Murgia
Divulgazione (scientifica) in lingua locale: come sfatare un mito?
@thesardinian_cosmologist sui social, è un astrofisico teorico sardo, ricercatore al Gran Sasso Science Institute (GSSI L’Aquila).
Si occupa di cosmologia, cioè di “scrivere” la storia dell’universo in cui viviamo, e di raccontarla a tutt3, sui social e dal vivo, anche e soprattutto in lingua sarda.

Nicola Cassisi
Divulgazione (scientifica) in lingua locale: come sfatare un mito?
Docente di lettere e storia. Laureato in Linguistica all’Alma Mater Studiorum di Bologna, ha composto la sua tesi di laurea magistrale sulla pianificazione linguistica del ladino e del catalano presso l’Universitat de Barcelona. Ad oggi coordina il progetto MUSLA (Moviment de Union e Standardisazion Linguistica del Agordin) e collabora a livello accademico negli ambiti di ricerca della dialettologia e della sociolinguistica.

Carla Fabbri
Documentare e valorizzare le lingue locali oggi: quali le sfide e quali le opportunità?
Presidente dell'Istituto Friedrich Schürr aps di Ravenna per la tutela e la valorizzazione del dialetto romagnolo. Costituita nel 1996 non ha scopi di lucro e si fonda sul lavoro volontario dei soci.
Ha sede a Santo Stefano, nella campagna ravennate, e conta attualmente circa 700
soci. La Schürr persegue le proprie finalità diffondendo fra la gente la convinzione che la
nostra vecchia lingua romagnola rappresenti tuttora un patrimonio insostituibile e
inestimabile di cultura e di civiltà. L’associazione prende il nome dal linguista
austriaco Friedrich Schürr
che a partire dagli anni ‘10 del secolo scorso compì studi fondamentali sul nostro dialetto.

María Sabarís Sardón & Juan Elías Vergara
Divulgazione (scientifica) in lingua locale: come sfatare un mito?
Autori di Fóra de Mapa, un podcast in galiziano dedicato all'analisi e alla diffusione della storia, della cultura e delle lingue delle numerose minoranze etniche, religiose o linguistiche esistenti nel continente europeo. María Sabarís è una giornalista e graphic designer con collaborazioni in diversi media. Vive e lavora a Londra da 9 anni. Juan Elías Vergara è uno scienziato politico, vive a Bruxelles dal 2014, dove ha lavorato per diverse organizzazioni internazionali.

Lord J
Musica in lingua locale: la tradizione nel vero senso della parola.
Rapper del sud Sardegna che assieme al produttore Sardus Pater inizia una collaborazione costante dall’uscita del brano “S’Ammutadori”. La caratteristica di questo progetto e di quelli futuri sono l’uso della lingua sarda nei brani, con argomenti strettamente legati alla cultura dell’isola, delle basi musicali rigorosamente con strumenti sardi, come le luneddas, e dei video molto descrittivi colmi di comparse tipiche.

Paola Pilla
Cooming soon!
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